Calcificazioni della spalla

Chi colpisce?

La tendinopatia calcifica della spalla è più frequente nelle donne tra i 35 e 50 anni. Può colpire tutti i tendini della cuffia dei rotatori, ma più spesso il tendine del muscolo sovraspinato. 

Perché si verifica?

La causa è sconosciuta, ci sono varie teorie ed ipotesi ma nessuna ad oggi è in grado di spiegarne realmente le cause. La malattia è caratterizzata da 4 fasi principali:

1. Fase “formativa”
2. Fase “calcifica”
3. Fase “di riassorbimento”
4. Fase di “ristrutturazione”

Il dolore può accompagnare tutte le fasi, soprattutto quella di “riassorbimento”.

Quali sono i principali sintomi?

Sintomo predominante è il dolore, che si accentua con i movimenti del braccio e diventa spesso intollerabile durante la notte. Il dolore viene percepito nella superficie anteriore e laterale della spalla e si irradia fino al gomito, ma non oltre.

Diagnosi

Una radiografia e/o una ecografia sono sufficienti per fare diagnosi.

Trattamento conservativo

Primo obiettivo è controllare il dolore e l’infiammazione con riposo, antidolorifici, crioterapia ed eventuale infiltrazione ecoguidata di corticosteroidi. Talvolta, piccole calcificazioni possono essere trattate in questo modo. Se le calcificazioni raggiungono dimensioni maggiori e non rispondono a terapia medica allora sarà opportuno valutare altri tipi di trattamento.

Lavaggio ecoguidato

La rimozione dei depositi di calcio può essere eseguita con una innovativa tecnica di lavaggio ecoguidato. La procedura richiede pochi minuti e viene eseguita in anestesia locale e in ambito ambulatoriale. L’inserimento di un ago per via ecoguidata permetterà di eseguire lavaggi che permetteranno alla rottura, al lavaggio e alla rimozione delle calcificazioni presenti nei tendini della spalla. La procedura è molto efficace, rapida e risolutiva. Permette inoltre un rapido ritorno alle normali attività di vita quotidiana.

Trattamento artroscopico

In artroscopia, tecnica chirurgica mini-invasiva, viene asportata in toto la calcificazione. La procedura permetterà inoltre di riparare la lesione tendinea creatasi a seguito dell’asportazione della calcificazione.